Dopo la riunificazione, oltre ai gravissimi danni provocati dalla guerra, il paese dovette far fronte agli squilibri esistenti fra le economie del Nord e del Sud, cui si aggiunsero i problemi sul piano internazionale. Il V. si trovò sempre più sottoposto all’influenza politica di Mosca. Nel dicembre 1978 le forze di Hanoi invasero la Cambogia dando vita a un regime filovietnamita, che resse il paese fino ai primi anni del 1990. Il grave deterioramento delle relazioni con Pechino che ne conseguì sfociò in un breve conflitto nel febbraio-marzo 1979; l’occupazione della Cambogia aggravò inoltre l’isolamento a livello internazionale. Una delle più drammatiche conseguenze della difficile situazione fu l’enorme esodo di profughi, prevalentemente di origine cinese.
Morto Lê Duan (1986), il nuovo segretario generale, Nguyên-van-Linh, promosse una riforma dell’economia che comportò l’introduzione di elementi di mercato. Nel 1991 Do Muoi, alla guida del governo dal 1988, subentrò a Nguyên-van-Linh, venendo a sua volta sostituito da Vo-van-Kiet come presidente del Consiglio. Nel 1992 una nuova Costituzione istituì la carica di presidente della Repubblica, alla quale fu eletto il generale Le Duc Anh.
Sul piano internazionale il riavvicinamento fra Cina e URSS permise a partire dal 1988 l’avvio di una soluzione della questione cambogiana, con il ritiro delle truppe vietnamite e la firma nel 1991 di un piano di pace. Questi sviluppi permisero un progressivo miglioramento delle relazioni con Pechino e inoltre lo sblocco degli aiuti da parte di molti paesi asiatici ed europei e la riapertura dell’accesso ai finanziamenti delle principali istituzioni internazionali. Nel 1995 il V. entrò a far parte dell’ASEAN.
Nel 1997 Trân Duc Luong divenne presidente della Repubblica, mentre la carica di primo ministro fu assunta da Phan Van Khai e alla guida del Partito comunista fu chiamato Le Kha Phieu. Le attività del nuovo governo furono indirizzate soprattutto a limitare gli effetti della crisi economica; fu inoltre intensificata la lotta alla corruzione negli apparati del partito, al cui interno riprese forza l’ala conservatrice. Sul piano internazionale venne rafforzato il processo di integrazione regionale e furono potenziate le relazioni con la Cina. Anche i rapporti con gli USA registrarono un ulteriore miglioramento e nel 1999 Washington stabilì nuovamente una sede diplomatica in territorio vietnamita.
Il processo di riforma economica ha subito un’accelerazione nei primi anni del 21° sec., dopo l’elezione (2001, riconfermato nel 2006) del nuovo segretario del partito Nong Duc Manh, esponente dell’ala riformista. Nel 2006 è divenuto presidente Nguyen Minh Triet e sono stati nominati anche un nuovo capo del governo e un nuovo presidente del Parlamento, nel quadro di una politica di ringiovanimento della classe dirigente. Nel 2007 il paese ha fatto il suo ingresso nell’Organizzazione mondiale per il commercio. Nel 2011 è stato nominato presidente Truong Tan Sang.